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Esperienze con la DAD – Riflessioni su una didattica imposta, che può diventare una scelta
CEM - redazione web MEDIA EDUCATION
In un epoca in cui il confine tra digitale e non-digitale è sempre più sottile, qual è il ruolo e la responsabilità che la scuola deve assumersi?
Dopo l’esperienza della DAD durante l’emergenza sanitaria, la scuola deve considerare di fare “di necessità virtù” dei nuovi metodi sperimentati e sviluppati? Il 18 novembre 2020, all’interno della terza edizione di “SFIDE – La scuola di tutti”, la professoressa Alexandra Brandt, Presidente di CEM, è intervenuta riguardo la DAD (Didattica A Distanza) con una riflessione sulle esperienze di didattica durante il periodo dell’emergenza sanitaria in primavera 2020 e il loro impatto sulle metodologie di insegnamento del nuovo anno scolastico.
La riflessione ha incluso delle analisi sulla didattica digitale come approccio metodologico, il suo impatto motivazionale e le difficoltà da superare, come per esempio la socializzazione e la comunicazione online.
Videointervista sulla Didattica a Distanza
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La scuola è finita, quest’anno vi ha messo davvero alla prova. Il CEM vi è stato vicino e vi ha dato supporto, ora ci siamo presi del tempo per sentire da voi come è andata.
Abbiamo quindi realizzato una videointervista composta da 5 domande fatte a docenti e studenti di vari ordini e gradi scolastici principalmente del territorio pavese. Speriamo possa essere da stimolo per tutti per riflettere sul passato e a guardare al futuro.
Le domande:
1 “Una cosa positiva e una negativa di questo periodo di emergenza”
2 “Almeno DUE cose che hai imparato grazie alla Didattica a Distanza”
3 “La DAD ha portato tanti cambiamenti nell’organizzazione della scuola, c’è qualcosa che vorresti rimanesse anche passata l’emergenza?”
4 “Se potessi tornare indietro a prima che l’emergenza cominciasse, che consiglio daresti a te stesso/a per affrontarla al meglio?”
5 “Descrivi la tua esperienza con la Didattica a Distanza in una parola“
Ecco l’intervista completa:
Per vedere i video delle risposte alle singole domande è disponibile anche una playlist su YouTube.
Un grazie a tutti i partecipanti!
comPVter e CEM: un webinar di formazione sulla didattica a distanza per 150 insegnanti
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Le associazioni comPVter e il Centro Educazione Media offrono un webinar gratuito di formazione sulla didattica a distanza aperto a 150 docenti.
Il webinar si svolge mercoledì, 11 marzo 2020, dalle ore 18.00 alle ore 20.00 ed è aperto a tutti gli insegnanti di ogni grado scolastico.
Le tematiche del webinar:
- Motivare ad apprendere nella didattica a distanza (Dott.ssa Valentina Percivalle, CEM)
- Il ruolo del feedback e della valutazione nella didattica a distanza (Dott.ssa Alexandra Berndt, CEM)
- L’organizzazione scolastica della didattica a distanza – un esempio concreto (Prof. Luca Pirola, Liceo Linguistico Adelaide Cairoli di Pavia)
- Il sistema BigBlueButton: i vantaggi per le scuole (Roberto Navoni, CEO Laser Navigation srl, socio comPVter)
Per accedere alla sessione https://alterego.school/b/lau-ju6-3er
Con questa iniziativa, le associazioni comPVter e Centro Educazione Media vorrebbero supportare il lavoro delle scuole e dei singoli docenti nella scelta degli strumenti digitali così come nell’organizzazione didattica della formazione a distanza, che purtroppo si protrarrà fino al mese di aprile.
Il webinar di CEM sarà erogato nell’aula virtuale di AlterEgo basata sul framework BigBlueButton, che l’associazione comPVter aps ha provveduto ad installare e a rendere disponibile per le sperimentazioni, che permette da subito la ripresa delle lezioni da remoto con una particolare attenzione alla qualità della didattica e all’inclusione.
La piattaforma permette di gestire videoconferenze in modo molto semplice: tutti possono agganciarsi ad una lezione con un click, senza nessun software o app da scaricare o installare, come invece succede in piattaforme analoghe. Ciò semplifica tantissimo la connessione e l’esperienza di uso della piattaforma.
La lezione può essere seguita da qualsiasi dispositivo, cellulare, tablet, personal computer, indipendentemente dal sistema operativo installato, questo genera una forte inclusione di tutti gli studenti, anche quelli che non possiedono un PC o un tablet e possono così connettersi con un semplice telefono.
Il sistema riesce a reggere in simultanea grandi quantità di utenti, rendendo possibili eventi quali collegi docenti, o webinar estesi come quello di mercoledì.
Il webinar del Centro Educazione Media si occuperà di tre temi fondamentali
in questo momento, in cui la scuola necessita di organizzazione e strategie, perché la didattica a distanza, al momento, non può più soltanto “tappare i buchi”.
Per iniziare, la Dott.ssa Percivalle fornirà indicazioni su come continuare a motivare i ragazzi ad apprendere a distanza e quale strategie adottare durante il trasferimento della conoscenza per rimanere portavoci di cultura, nozioni e informazioni certe.
L’altro aspetto fondamentale in questo momento sono il feedback e la valutazione delle attività svolte online. La Dott.ssa Berndt fornirà utili indicazioni sul ruolo dell’interazione fra docenti e studenti così come sulle varietà di attività didattiche e le rispettive valutazioni.
Il Prof. Pirola del Liceo Linguistico Cairoli presenterà le possibili soluzioni di organizzazione interna per strutturare e organizzare la didattica a distanza fra colleghi.
L’Ing. Navoni di comPVter illustrerà brevemente la piattaforma AlterEgo BigBlueButton utilizzata nel webinar ed i vantaggi per le scuole.
Alle fine delle presentazioni sarà data la possibilità a tutti i partecipanti di fare domande ai relatori.
Siamo convinti che questa esperienza potrà essere utile non solo per garantire una didattica ad alto livello, ma è stata anche la dimostrazione di come lo sforzo congiunto di tante persone appassionate possa dare grandi risultati in breve tempo.
In questo momento concitato le associazioni comPVter e CEM mettono il proprio know-how a completa disposizione della collettività.
Alexandra Berndt
Presidente Centro Educazione Media
centroeducazionemedia@gmail.com
Rimbocchiamoci le maniche
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Il Centro Educazione Media, in questi giorni, si è attivato per offrire un primo supporto a tutte le scuole e tutti i docenti intenzionati ad avviare un percorso di didattica a distanza.Grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensione di Corso Cavour di Pavia abbiamo realizzato due webinar (uno destinato per la primaria, uno per la secondaria di primo grado) così come un momento di incontro virtuale per confrontarci con i docenti interessati.
Tutto il materiale è disponibile sul sito dell’IC di Corso Cavour all’indirizzo https://www.icdicorsocavourpv.edu.it/2020/03/01/12622/.
I video singoli si trovano ai seguenti indirizzi:
PRIMARIA: https://youtu.be/ch7cutUwRAA
SECONDARIA: https://youtu.be/DeEP1YanTOk
DOMANDE: https://youtu.be/QKHZiug9lQk
– Guida “Come caricare un Video su YouTube”: https://drive.google.com/open?id=1bOK74cvsh2ctbnTTOv9WoRV-zk2JBHqZ
– Slide CEM del Webinar (didattica a distanza): https://drive.google.com/open?id=1ir7p2PczhelA_RcWLZxmcHtzhadGRrPF
Queste iniziative sono sicuramente solo un inizio. Tantissime realtà educative si stanno attivando sulla didattica a distanza e vi invitiamo a seguire le notizie in rete, i suggerimenti dei colleghi che già lavorano con gli strumenti digitali e di provarci e di metterci in gioco.
Ora è il momento di rimboccarci le maniche per cercare di non lasciare fuori nessuno: Purtroppo, le politiche organizzative scolastiche degli ultimi anni hanno lasciato le scuole sole nella decisione se e come inserire delle metodologie di didattica digitale all’interno della propria istituzione. Coloro che, per vari motivi, non sono riusciti a sperimentare la didattica digitale e a formare i propri docenti in passato, ora si trovano in difficoltà a reagire di fronte all’emergenza sanitaria che ci costringe a chiudere le scuole e a limitare i contatti sociali in presenza.
Il rischio che corriamo è una disuguaglianza e un “digital divide educativo”: soltanto gli studenti o le classi, che hanno dei docenti formati o volenterosi di provarci, anche in una situazione difficile come questa, avranno la possibilità di continuare con gli studi in modo sistematico, di portare avanti il percorso di apprendimento e di rimanere in contatto con il tessuto sociale scolastico. Più si prolungherà questa situazione di emergenza, più netto sarà il vantaggio per coloro che frequentano una “scuola con competenze digitali”.
Pertanto, tutti noi – dirigenti, docenti, formatori – ora, dobbiamo attivarci, strutturarci e fare rete per impostare la didattica a distanza che non tagli fuori nessuno: un compito arduo, ma possibile. Bastano piccoli passi, dall’assegnazione di un compito su Whatsapp fino a una lezione in video-conferenza. Nell’emergenza è importante esserci, impegnarsi e provarci. Penseremo tutti insieme a quello che dovrà accadere dopo. (Alexandra Berndt)
Ma la didattica a distanza non è solo studio.
La paura è un’emozione che in questi giorni tutti quanti, seppur in maniera diversa, stiamo vivendo in reazione a ciò che la nostra mente decodifica come un rischio, una minaccia.
Questa emozione non deve essere negata, senz’altro meglio farci i conti individualmente per trarne utili indicazioni che ci consentano di agire in modo adeguato. Se non ascoltata ed elaborata in modo corretto il rischio è che essa si trasformi in panico, sensazione amplificata e dominante sulla logica e sulla ragione di pensiero. I soggetti più a rischio in questo caso sono coloro che si sentono soli, impotenti e confinati. L’effetto percepito della disgregazione della funzione di contenimento data dal gruppo può trovare nella didattica digitale una importante funzione ansiolitica. Per uno studente il fatto di sentirsi pensato, nella mente delle proprie figure adulte scolastiche di riferimento è un segno di continuità. Il bisogno di una “normalità”, seppur diversa da quella percepita in precedenza, può trovare nella connessione risposte molto positive al timore di percepirsi troppo soli ed in balia di sentimenti angoscianti: ci siamo tutti, abbiamo un po’ paura ma troviamo nella relazione ciò che occorre per alimentare il nostro coraggio. In questa situazione perturbante ci si è entrati tutti insieme e tutti insieme se ne uscirà.
Il digitale dunque come ottima risorsa in questo momento sia nella funzione didattica sia in un’ottica di promozione del benessere e di prevenzione del danno. (Stefano Rossi)
CEM: educazionemedia.itfacebook.com/educazionemediapavia
Stefano Rossi (psicologo e psicoterapeuta):www.linkedin.com/in/stefano-rossi-11037571